Il laser a olmio
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Come è noto, l'acronimo LASER sta per «(amplificazione della luce attraverso l'emissione stimolata di radiazioni)». In estrema sintesi, ciascun tipo di laser è caratterizzato dall'emissione stimolata di radiazioni elettromagnetiche coerenti, monocromatiche e unidirezionali aventi una ben definita lunghezza d'onda che dipende dal tipo di sorgente utilizzata. A sua volta la lunghezza d'onda determina l'assorbimento della radiazione laser da parte del mezzo attraversato e, conseguentemente, la profondità di penetrazione nei tessuti e il tipo di azione esercitata su di essi. L'emissione della radiazione laser può avvenire a una potenza variabile (misurata in Watt, dove 1 Watt = 1 Joule al secondo). La potenza, cioè il lavoro compiuto nell'unità di tempo, dipende dal grado di amplificazione che l'apparecchiatura è in grado di esercitare sulla radiazione emessa dalla sorgente ed è un fattore cruciale ai fini dell'applicazione clinica in quanto il trattamento di alcune patologie (per esempio l'ipertrofia prostatica o alcuni tipi di calcolosi) necessita di potenze relativamente elevate, di solito superiori ai 20 Watt. Qualunque sia la potenza, il fascio laser viene focalizzato dalla macchina e quindi trasmesso attraverso fibre costituite da materiali specifici (per esempio cristalli di quarzo e similari) in grado di riflettere internamente la radiazione e trasmetterla all'estremità distale della fibra con il minimo assorbimento di energia possibile per quella determinata lunghezza d'onda.
Il laser a olmio (Ho:YAG) è un laser con sorgente allo stato solido, che emette una radiazione pulsata di lunghezza d'onda uguale a 2,1 micron, cioè vicina all'infrarosso e quindi non visibile. Tale lunghezza d'onda ha un alto coefficiente di assorbimento da parte dell'acqua: il 95 per cento della radiazione è assorbita in 0,5 mm di acqua. In pratica,considerato l'elevato contenuto di acqua dei tessuti corporei, tale distanza corrisponde alla penetrazione tessutale. Ciò fa sì che questo laser risulti estremamente maneggevole e sicuro in quanto effetto terapeutico sui tessuti avviene «a vista» e ha un raggio d'azione assai limitato, con scarse probabilità di danni involontari al tessuto sano.
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Come è noto, l'acronimo LASER sta per «(amplificazione della luce attraverso l'emissione stimolata di radiazioni)». In estrema sintesi, ciascun tipo di laser è caratterizzato dall'emissione stimolata di radiazioni elettromagnetiche coerenti, monocromatiche e unidirezionali aventi una ben definita lunghezza d'onda che dipende dal tipo di sorgente utilizzata. A sua volta la lunghezza d'onda determina l'assorbimento della radiazione laser da parte del mezzo attraversato e, conseguentemente, la profondità di penetrazione nei tessuti e il tipo di azione esercitata su di essi. L'emissione della radiazione laser può avvenire a una potenza variabile (misurata in Watt, dove 1 Watt = 1 Joule al secondo). La potenza, cioè il lavoro compiuto nell'unità di tempo, dipende dal grado di amplificazione che l'apparecchiatura è in grado di esercitare sulla radiazione emessa dalla sorgente ed è un fattore cruciale ai fini dell'applicazione clinica in quanto il trattamento di alcune patologie (per esempio l'ipertrofia prostatica o alcuni tipi di calcolosi) necessita di potenze relativamente elevate, di solito superiori ai 20 Watt. Qualunque sia la potenza, il fascio laser viene focalizzato dalla macchina e quindi trasmesso attraverso fibre costituite da materiali specifici (per esempio cristalli di quarzo e similari) in grado di riflettere internamente la radiazione e trasmetterla all'estremità distale della fibra con il minimo assorbimento di energia possibile per quella determinata lunghezza d'onda.
Il laser a olmio (Ho:YAG) è un laser con sorgente allo stato solido, che emette una radiazione pulsata di lunghezza d'onda uguale a 2,1 micron, cioè vicina all'infrarosso e quindi non visibile. Tale lunghezza d'onda ha un alto coefficiente di assorbimento da parte dell'acqua: il 95 per cento della radiazione è assorbita in 0,5 mm di acqua. In pratica,considerato l'elevato contenuto di acqua dei tessuti corporei, tale distanza corrisponde alla penetrazione tessutale. Ciò fa sì che questo laser risulti estremamente maneggevole e sicuro in quanto effetto terapeutico sui tessuti avviene «a vista» e ha un raggio d'azione assai limitato, con scarse probabilità di danni involontari al tessuto sano.
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