Quando il Fitness Diventa un'Ossessione e Aumenta il Rischio di Aritmie e Ictus Cerebrale

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Il movimento è una medicina… ma, come ogni medicina, conta la dose.

Un importante studio pubblicato sull’European Heart Journal ha messo in luce un dato sorprendente:gli ex canottieri professionisti — atleti che per anni si sono allenati duramente e hanno gareggiato ai massimi livelli internazionali — presentano un rischio molto più alto di fibrillazione atriale (FA) e ictus, anche decenni dopo aver smesso l’attività agonistica.

???? I principali risultati dello studio:
* La fibrillazione atriale era presente nel 21,5% degli ex atleti, contro solo il 3,2% dei coetanei non sportivi — un rischio quasi 7 volte maggiore.
* In soli 4 anni, i nuovi casi di FA erano quasi 3 volte più frequenti tra gli ex canottieri.
* Nonostante avessero meno fattori di rischio “classici” (come pressione alta o colesterolo), avevano più casi di ictus: 3,3% contro 1,1%.
* Questo perché i loro cuori mostravano ancora — dopo anni — cambiamenti strutturali e funzionali: atri ingrossati, battiti molto lenti, e segnali elettrici del cuore rallentati.
* Non sono state trovate più mutazioni genetiche rare rispetto al resto della popolazione, ma il cosiddetto rischio poligenico (cioè l’insieme di piccoli tratti genetici ereditari) ha fatto davvero la differenza.

???? Genetica o allenamento estremo? Entrambi.
Gli atleti con un alto rischio genetico per la FA (chiamato AF-PRS) avevano:
* 4 volte più probabilità di sviluppare fibrillazione atriale rispetto a chi aveva un rischio basso.
* Un rischio simile a quello dei non atleti con lo stesso profilo genetico (circa 2 volte superiore alla media).

???? Conclusione:Sia l’allenamento di endurance estremo, sia la predisposizione genetica, aumentano in modo indipendente il rischio di sviluppare problemi al cuore.

⚠️ Il messaggio è chiaro:L’attività fisica fa bene — ma troppo, per troppo tempo, e ad alti livelli può avere un costo, soprattutto sul cuore.

Cosa significa tutto questo in pratica?
* Chi fa tanto sport, sopratutto a livello agonistico, dovrebbero fare controlli regolari del cuore, soprattutto se hanno un rischio genetico elevato.
* I test genetici, in futuro, potrebbero aiutare a personalizzare l’allenamento, monitorare meglio la salute e prevenire aritmie e ictus.

L’attività fisica regolare e moderata è un toccasana.Ma lo sport portato all’estremo — soprattutto se si è geneticamente predisposti — può nascondere rischi importanti.

Morale della storia:"Di più" non è sempre meglio.Il movimento è una medicina… ma la dose è fondamentale.

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https://en.wikipedia.org/wiki/Luigi_Fontana_(medical_researcher)
https://scholar.google.com/citations?user=q7oQtGIAAAAJ&hl=en

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https://www.amazon.com/Luigi-Fontana/e/B093ZTVFLP/ref=dp_byline_cont_pop_ebooks_1
Category
Cardiology
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