Per gli oltre 100mila italiani che soffrono di cardiomiopatia ipertrofica si apre una nuova possibilità di cura. Si tratta di un farmaco nuovo, il mavacamten, il primo di nuova classe di farmaci, che riducono l’attività della “miosina cardiaca”, una proteina fondamentale per la contrazione delle cellule del cuore, che ha un ruolo determinante nella creazione dell’ostruzione all’efflusso del ventricolo sinistro in gran parte dei pazienti con cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva.
Ne abbiamo parlato con la Dr.ssa Samuela Carigi, Cardiologa, Ospedale Infermi di Rimini, Membro Area ANMCO su Scompenso cardiaco, che laora nel centro che ha trattato il primo paziente italiano. L’abbiamo incontrata a Rimini al 55° Congresso Nazionale di Cardiologia dell'ANMCO
Ne abbiamo parlato con la Dr.ssa Samuela Carigi, Cardiologa, Ospedale Infermi di Rimini, Membro Area ANMCO su Scompenso cardiaco, che laora nel centro che ha trattato il primo paziente italiano. L’abbiamo incontrata a Rimini al 55° Congresso Nazionale di Cardiologia dell'ANMCO
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